La parola “empatia” deriva dal greco antico e significa “sentire dentro”, cioè la capacità di entrare profondamente in connessione con le altre persone e di comprendere il loro stato d’animo: "Identifica l’abilità di stabilire un contatto emotivo con gli altri attraverso la comunicazione verbale e non verbale e un atteggiamento di reale accettazione" dice Carl Ramson Rogers, psicologo.
La capacità di “mettersi nei panni degli altri” e di entrare in risonanza con loro è alla base della socialità, rimuovendo i blocchi causati da pregiudizi e incomprensioni e permettendo di intrecciare relazioni trasparenti e positive, a partire da una comunicazione chiara ed efficace, che è la leva che agevola i rapporti basandoli sulla comprensione attiva.
L’empatia è uno dei cinque elementi costitutivi dell’intelligenza emotiva nella definizione formulata dallo psicologo, scrittore e giornalista statunitense Daniel Goleman e contribuisce a dare forma a una coscienza collettiva che ha nel bene comune e nell’armonia sociale le proprie fondamenta e i propri obiettivi.
Il primo passo consiste nell’essere umili, aprendosi agli altri con curiosità verso quello che sono e che pensano. Questa predisposizione d’animo e di intenti è alla base dell’ascolto attivo. Allo stesso modo identificare i vostri stati d’animo e saperli controllare vi permette di avvicinarvi agli altri entrando in risonanza con loro.
Un altro punto focale riguarda l’apertura a realtà diverse fuori dalla propria zona di comfort, in grado di acquisire esperienze accrescendo l'autoconsapevolezza e la capacità di
leggere, comprendere e condividere gli stati d’animo delle altre persone.